Abbiamo incominciato questa seconda edizione del festival Portami là Fuori con l’ “Amleto principe di Airola”, spettacolo nato da una rielaborazione dello spettacolo di Maurizio Braucci “Amleto di Poggioreale” frutto del nostro laboratorio di teatro all’interno dell’IPM di Airola.
La compagnia teatrale dell’IPM, composta dai ragazzi reclusi e da quattro studentesse dell’I.I.S. A. De’ Liguori di Sant’Agata de’ Goti (BN), diretta dai formatori Alessandra Asuni, Pino Beato, Raffaele Genovese, Fabrizio Nardi e Luca Caiazzo, ha aperto il 10 giugno la 22° edizione del Campania Teatro Festival, una prima assoluta fuori dal teatro di corte interno all’IPM.
Una sala piena, un pubblico attento e partecipe, un contesto, quello del Praterie del Gigante – Real Bosco di Capodimonte sono stati il più bel regalo per l’immenso lavoro fatto in questo anno di laboratorio.
L’11 giugno il festival è proseguito all’interno della cittadina di Airola (BN).
Il primo appuntamento un laboratorio di rap a porte chiuse dedicato ai ragazzi reclusi, condotto dal nostro Luca Caiazzo, in arte Lucariello, rapper e responsabile del progetto Presidio Culturale Permanente negli IPM per CCO ad Airola, insieme al rapper Oyoshe.
Tre ore di pura energia e creatività dove i ragazzi hanno portato a Oyoshe le loro canzoni per lavorare insieme ai bit, ai ritmi alla costruzione di contaminazioni tra stili e parole.
Alle 18.00 è iniziato il concerto gratuito a porte aperte, all’interno del Chiostro Comunale della cittadina. I giovani dell’IPM di Airola si sono esibiti sul palco allestito insieme ad artisti musicali del panorama musicale italiano.
Il Lucariello Quartet con il suo rap contaminato grazie all’abilità dei musicisti Ciccio Merolla, Pietro Condorelli e Davide Afzal, i rapper Kento, Oyoshe e Shark Emcee insieme ai ragazzi di BRL – Benevento Rap Lab della Cooperativa Sociale Sale della Terra e della comunità Amistà.
Il nostro lavoro in IPM continuerà anche durante l’estate. Con Portami là Fuori invece ci vediamo il prossimo anno, dove ancora l’arte, il teatro, la musica saranno il fil rouge che tiene unite anime e intenti di chi come noi e il grande gruppo di lavoro, grazie al quale ogni cosa prende vita, crede nella forza dell’accoglienza, della conoscenza e dell’avvicinamento alla cultura come volano di un cambiamento possibile anche in contesti in cui il grado di complessità sociale resta il dato più tangibile.
Immagini ©FrancescoAlesi