L’Associazione

Scopri cosa ci motiva, cosa abbiamo ottenuto in questi dieci anni e la nostra visione

Il nome dell’associazione sottolinea le opportunità che nascono dalle crisi.

CCO – Crisi Come Opportunità si occupa di laboratori di formazione e sensibilizzazione di giovani e comunità locali attraverso l’uso dell’arte, in tutte le sue forme: teatro, rap, sceneggiatura, fotografia e cinema.

Da oltre dieci anni realizza documentari, pubblicazioni, video testimonianze, spettacoli teatrali, campagne di sensibilizzazione e progetti formativi lavorando nelle periferie, nelle carceri minorili e nelle scuole del nostro Paese, su tematiche legate alla cittadinanza attiva, questione di genere e lotta alle mafie.

La metodologia di intervento privilegiata è quella della co-progettazione e della creazione di reti a livello locale e nazionale.

Dal 2017 ha sede presso la Casa internazionale delle donne di Roma, di cui è socia.

La nostra Storia

Nel 2006 un gruppo di amici ed amiche, esperti di musica, cinema, giornalismo, tv e comunicazione a tutto tondo, decide di unire le proprie competenze e passioni per creare un’organizzazione senza scopo di lucro impegnata nel campo della comunicazione sociale per valorizzare e rendere protagonista il mondo non profit meno visibile perchè di piccole e medie dimensioni e valorizzarne i contenuti.  L’associazione inizia il suo lavoro in progetti audio video e musicali nei Paesi emergenti nel campo della cooperazione internazionale: ha attivato progetti in Libano, Palestina, Brasile, Cuba, Bierolussia. Dal 2009 l’associazione concentra le attività in Italia.

Mission e Vision

La nostra Vision è di una società in cui l’arte è strumento efficace per promuovere la cittadinanza attiva e la partecipazione, ma anche per sconfiggere la marginalità e le disuguaglianze.

Una realtà in cui le realtà impegnate su temi sociali sono in grado di creare reti e processi di co-progettazione per sviluppare insieme un nuovo alfabeto civile, teso a mettere in crisi l’indifferenza della società e trasformare le crisi in opportunità.

Per fare ciò, la nostra Mission è incentrata sulla creazione di occasioni strutturate di educazione “non formale” di giovani detenuti, studenti e studentesse e adulti, su criminalità organizzata, diritti delle donne, periferie, detenzione minorile, impegno e cittadinanza attiva. La formazione si accompagna spesso a momenti di condivisione artistica e culturale e sensibilizzazione sui temi trattati e la coprogettazione con altre realtà associative come metodologia di lavoro.

Organi statutari 

CCO – Crisi Come Opportunità nasce 15 anni fa dalla volontà dei soci fondatori, tutti professionisti in vari settori

della comunicazione di lavorare nell’ambito della comunicazione sociale.

Assemblea dei soci

Giulia Minoli

Simone Haggiag

Daniele Ciccaglioni

Giovanna Corsetti

Luca Caiazzo

Sara Tardelli

Giulia Agostini

Noemi Caputo

Comitato direttivo

Giulia Agostini, presidente

Giulia Minoli, vice presidente

Sara Tardelli, membro comitato direttivo

Noemi Caputo, membro del comitato direttivo

I numeri

Lavoriamo per far emergere il mondo non profit sotterraneo, per dare voce a ragazzi che vivono esperienze di emarginazione, dalle favelas brasiliane ai campi profughi libanesi. Oggi lavoriamo nelle periferie delle nostre città, nelle carceri minorili, nei teatri, nelle scuole, nelle piazze, in rete. Questi sono i numeri che abbiamo fatto:

4

Spettacoli teatrali inseriti in progetti dedicati alle scuole e alla cittadinanza.

Nel 2013 nasce “Dieci storie proprio così” e nel 2019 “Se dicessimo la verità” di Emanuela Giordano e Giulia Minoli, racconti di vittime innocenti della criminalità organizzata e storie di riscatto. Nel 2015 nasce “Aspettando il tempo che passa” di Emanuela Giordano, la cui sceneggiatura è scritta insieme ai ragazzi dell’IPM di Airola. Nel 2018 nasce “Donne come noi” di Emanuela Giordano e Giulia Minoli, in collaborazione con Donna Moderna.

8

Documentari

tra cui “Se dicessimo la verità” di Giulia Minoli e Emanuela Giordano, prodotto da Rai Cinema, Jmovie e Fremantle, presentato alla Festa del Cinema di Roma nel 2021 e vincitore nel 2022 del premio speciale il Nastro della legalità assegnato da Nastri d’Argento in collaborazione con Trame; “Dieci storie proprio così” di Emanuela Giordano e Giulia Minoli prodotto da JMovie e Rai Cinema e vincitore del premio speciale ai Nastri d’Argento 2018, che racconta le storie vere dei protagonisti dello spettacolo teatrale. “Le Palestiniadi”, vincitore della sezione documentari e sport del Festival Internazionale Sport Movies and Tv, nel 2009, per la regia di F. Cellini;  “Tanti occhi ed una sola storia” (in Brasile nella favela di Rochina) e “Memory Hunters un anno dopo” (L’Aquila) con la regia di Gianfranco Rosi.

10

Laboratori didattici

In Italia, Libano, Brasile e Cuba, coinvolgendo oltre 100 giovani provenienti da contesti di emarginazione e disagio sociale. I laboratori didattici, grazie all’uso di strumenti innovativi come la musica e l’audio-video hanno toccato tematiche quali la legalità, l’integrazione, la memoria storica e l’ecologia.

2

CD e raccolte musicali

Realizzati con il rapper Luca Caiazzo, in arte Lucariello: “I nuovi mille”, prodotto dalla Sugar Music ed i cui ricavati sono stati interamente donati a Fondazione Pol.is. per la promozione di iniziative a favore della legalità. Nel 2013 realizza una raccolta di musiche in “Suon(n) e realtà risultato del laboratorio di rap nel carcere minorile di Aiorla.

60.000

studenti coinvolti

Questo è l’enorme numero di studenti che hanno partecipato al progetto il Palcoscenico della Legalità.

200

Ragazzi degli Istituti Penitenziari Minorili

Dagli Istituti Penitenziari Minorili di Palermo ed Airola (BN). Hanno partecipato ai laboratori di formazione professionale di maestranze teatrali, laboratori di teatro, sceneggiatura cinematografica e musica rap.

3

Cortometraggi realizzati

Con la supervisione del regista Maurizio Braucci, David di Donatello 2020 per la sceneggiatura di Martin Eden, all’interno del laboratorio di sceneggiatura con i minori detenuti del carcere minorile di Airola (BN).