Una due giorni di ospiti importanti – Margherita Vicario, Maurizio Braucci, Lucariello, Kento, Ciccio Merolla ed Erasmo Petringa, i ragazzi della compagnia teatrale Puntozero di Milano e i ragazzi dell’Istituto Penale per minorenni – animeranno il Teatro settecentesco dell’IPM di Airola e il Chiostro comunale della città.
Il Festival si inserisce all’interno di un percorso formativo e presidio culturale permanente avviato dal 2013 presso l’Istituto Penale per Minorenni di Airola dall’Associazione CCO Crisi come Opportunità.
Partendo dall’istituto penale per minorenni di Airola e dai laboratori che l’associazione tiene qui da anni, abbiamo deciso di indagare e criticare l’immagine patriarcale e machista che è alla base dei comportamenti che hanno condotto molti ragazzi a scontare una pena detentiva.
Il tema del festival verte intorno alla fragilità, alla ridiscussione della figura maschile e della sua relazione con il femminile in una visione poetica di questo rapporto.
Io ti riformo. io ti correggo. lascio dietro le sbarre il tuo femminile. ti trasformo in un tutto-maschio che non sa più cantare, scrivere, amare.
Carolina Levi e Maurizio Braucci, hanno partecipato alla costruzione artistica. Dominio Pubblico e l’Associazione Textures, compagni importanti di questa avventura. E poi tutto il mondo partecipato di Airolandia, In Wall We Trust, Mediterraneo Comune, la Pro loco di Airola, il Campania Teatro Festival.
I Ragazzi dell’Istituto Scolastico Lombardi che ci supporteranno nella comunicazione del Festival. Gli amici di sempre, l’Associazione Puntozero che non vediamo l’ora di incontrare ad Airola.
Grazie a Fondazione Alta Mane Italia e Poste Italiane, senza i quali non starebbe per accadere qualcosa.
La nostra redazione del giornalino scolastico è stata contattata dalle associazioni CCO (Crisi come opportunità) e Dominio Pubblico per l’evento “Portami là fuori” che si terrà i giorni 10-11 luglio sul territorio della città di Airola e che, in primis, coinvolgerà l’istituto penale minorile della medesima città. Noi studenti del Lombardi e componenti della redazione – Giuseppe Marco Onofrio, Michela Crisci, Laura Bove, Adam Chakib, Vincenza Notariello – ed i relativi professori coordinanti – Emanuele Troisi, Cinzia Clemente – abbiamo subito colto l’occasione e attraverso diverso incontri abbiamo definito uno stretto legame che porterà alla realizzazione di un festival poliedrico composta da performance musicali, teatrali, artistiche e cinematografiche: tutte le attività sono il frutto di una salda collaborazione fra i ragazzi che vivono nell’istituto e i professionisti incaricati. Quest’ultimi – il rapper Napoletano “Lucariello”, lo sceneggiatore Fabrizio Nardi, Nina e Domenico dell’associazione “In Wall we trust”- hanno dato grande prova di sensibilità gestendo un tema molto delicato come la detenzione e, soprattutto, la libertà.
Durante gli incontri fra noi studenti e professori e le associazioni non sono mancati momenti di condivisione che tutti abbiamo reputato fondamentale. Da essi è emerso un resoconto che ci fa rendere conto della sottile linea che ci differenzia e ci accomuna: l’esperienza. Allo stesso modo, sappiamo come salvarci: con la sensibilità. Sensibilità come salvezza.
L’uomo possiede autocoscienza che induce all’arte ed è indotta dall’arte. La sensibilità nasce dal pensiero critico verso la realtà che si percepisce ed il processo di elaborazione ha diverse forme che prendono il nome di musica, pittura, cinema, teatro eccetera… Questa è l’importanza di attività del genere nel nostro territorio che ospita una struttura penale per minori.