Il 15 novembre dalle 10 alle 12, presso la sede dell’Impresa Sociale Con i bambini, si terrà la presentazione del report finale del progetto “Periphery Organizing” sulla costruzione delle comunità educanti, in cui verranno presentati da Associazioni e rappresentanti istituzionali i processi innovativi di collaborazione tra servizi pubblici, scuole e insegnanti messi in moto a Tor Bella Monaca, Corviale e Ardea (RM).
Alla presentazione, oltre alle organizzazioni del terzo settore promotrici del progetto, parteciperanno tra gli altri l’assessora alla Scuola, Formazione e Lavoro del Comune di Roma Claudia Pratelli, il presidente di Con i Bambini Marco Rossi Doria, il presidente del Municipio XI Gianluca Lanzi, e la segretaria generale di Assifero Carola Carazzone.
Il progetto “Daje un PO’ – Periphery Organizing” è un progetto biennale che si è svolto in tre periferie, Corviale, Tor Bella Monaca e Tor San lorenzo, realizzato da CCO in partnership con Associazione Community Organizing Onlus, Associazione Tor più Bella, Calciosociale, Eutropian, Interazioni Urbane, Scuola Popolare Tor San Lorenzo, Spazio per Roma, Università Bicocca di Milano, Ulis Cooperativa Sociale, e finanziato dall’Impresa Sociale con i Bambini. Il progetto aveva come obiettivo quello di formare una comunità educante che sostenga i giovani nel partecipare alla vita pubblica ed a renderli protagonisti dello sviluppo e del cambiamento del loro territorio e della comunità di cui sono parte. La metodologia utilizzata per sensibilizzare e formare la comunità educante è stata quella del Community Organizing.
In due anni, il progetto “Daje un PO’ – Periphery Organizing” ha ottenuto risultati importanti come la firma di un “Accordo per la promozione di pratiche educative e la prevenzione della dispersione scolastica” da parte di 8 diversi servizi pubblici locali a Corviale, avviato un processo di collaborazione tra assistenti sociali municipali e psicologi della ASL a supporto degli insegnanti dell’Istituto Comprensivo Melissa Bassi a Tor Bella Monaca, aperto una negoziazione pubblica con alcuni rappresentanti del Consiglio Comunale sul tema del diritto allo studio per gli alunni con bisogni educativi speciali ad Ardea.
La presentazione dei risultati del progetto sarà l’occasione per conoscere il Community Organizing come approccio al cambiamento sociale, mostrare le potenzialità di un approccio sistemico in grado di mettere in relazione servizi pubblici locali e scuole, e discutere delle possibilità di azione per la prevenzione della dispersione scolastica, la costruzione di comunità educanti e la promozione di relazioni collaborative di fiducia tra cittadinanza e istituzioni in quartieri periferici e critici della capitale.
“Come promotori e capofila del progetto, abbiamo scelto alcune delle realtà più innovative di Roma in termini di capacità di impatto sui giovani in alcuni dei territori più critici, e abbiamo deciso di scommettere sul Community Organizing come approccio trasversale perché siamo da sempre convinte della centralità della comunità in ogni azione di reale cambiamento”, ha dichiarato Giulia Agostini, presidente di CCO – Crisi Come Opportunità.
“Imparare, anche attraverso i fallimenti sul campo, a usare un approccio sistemico al cambiamento è quello che ci ha consentito di ottenere risultati importanti in territori notoriamente complessi, e in ambiti considerati comunemente difficile da cambiare o coinvolgere attivamente, come la Pubblica Amministrazione e le scuole”, ha detto Maria La Porta, presidente dell’Associazione Community Organizing Onlus.