Nel periodo dell’adolescenza è di fondamentale importanza fare i conti con la propria identità di genere per affrontare se- renamente e con maggiore consapevolezza il proprio futuro, sia dal punto di vista affettivo che professionale. Esplorare e affrancarsi dai vecchi luoghi comuni radicati nella nostra educazione, è necessario per definire con maggiore chiarezza quali siano i nostri reali interessi e desideri. Il progetto prevede un percorso di formazione specifica con esperti dedicato agli insegnanti e due laboratori in classe per studenti e stu-dentesse. I formatori, grazie ad esercizi collettivi, stimolano i ragazzi e le ragazze ad analizzare luoghi comuni, stereotipi di genere e modelli “indotti” con l’obiettivo di arricchire il loro immaginario ed affrontare collettivamente ed in un luogo “protetto” tematiche difficili. Gli studenti e le studentesse, poi, assistono all’estratto dello spettacolo teatrale “Donne Come Noi” di Emanuela Giordano e Giulia Minoli, un racconto di donne comuni con vite esemplari, al fine di offrire esempi, stimoli e informazioni utili a disfare modelli di genere ormai vecchi e limitanti. Il progetto è in corso di revisione in forma e contenuti, al fine di rafforzare e migliorare l’offerta formativa per i prossimi anni.
Il teatro è un potente strumento di sensibilizzazione: vogliamo raccontare i successi delle donne per proporre una galleria di modelli a cui ispirarsi. Per realizzare l’empowerment femminile, abbiamo bisogno di allargare gli orizzonti dell’immaginazione delle ragazze e delle donne, facendo loro credere possibile ciò che fino a ieri non era neanche ipotizzabile
Giulia Minoli, vicepresidente CCO-Crisi Come Opportunità
Nel Lazio il progetto è stato realizzato in collaborazione con il Cen- tro di ricerca “Grammatica e Sessismo” dell’ Università Tor Vergata, diretto dalla Prof.ssa Francesca Dragotto, che ha condotto la formazione di docenti e studenti. Gli istituti interessati, uno a Frascati ed uno a Roma, hanno visto la partecipazione di 9 insegnanti e 9 gruppi classe per un totale di circa 200 ragazzi.
Il progetto è stato realizzato in 2 scuole nell’area della Città metropolitana di Milano – a Corsico e a San Giuliano Milanese – in collaborazione con le associazioni Ludosofici e Bet She Can, che hanno curato la formazione rispet- tivamente di studenti e docenti. Hanno partecipato 16 insegnanti e 16 classi per un totale di circa 400 ragazzi coinvolti.