Crisi Come Opportunità in Calabria

Un presidio culturale e sociale in Calabria

Dal 2018, Crisi come Opportunità lavora nel cuore della Calabria con un progetto integrato che unisce educazione alla cittadinanza, consapevolezza emotiva, prevenzione della violenza e valorizzazione delle storie di riscatto. Un percorso che attraversa scuole, istituti penali per minorenni, territori e comunità, per costruire insieme nuove possibilità, nuovi immaginari, nuove strade.

Crediamo nella forza della cultura, della musica, del teatro e nella potenza delle relazioni autentiche. Per questo, ogni nostro intervento è pensato come un presidio attivo, una presenza costante che semina fiducia, conoscenza, possibilità.

In un territorio complesso, dove spesso la violenza – mafiosa, di genere, sociale – si intreccia con la disillusione e la solitudine, abbiamo scelto di esserci. Con delicatezza, profondità e coraggio.

“La ‘ndrangheta non è solo un’organizzazione criminale, è un modo di pensare, vivere e abitare le relazioni. Contrastarla significa creare nuovi modelli, nuovi linguaggi, nuove comunità.”


I numeri di un impegno che cresce

  • 2000 studenti e studentesse coinvolti in percorsi di legalità e affettività

  • 35 giovani protagonisti di uno scambio tra Calabria e Piemonte

  • 2500 spettatori alle repliche calabresi di Se dicessimo la verità

  • 2 sportelli di ascolto psicologico attivati nelle scuole

  • 100 realtà virtuose mappate nel portale Calabria Che Cambia

  • 30 professionisti formati su legalità e questioni di genere


Percorsi per le Scuole

LABORATORI DI LEGALITÀ
Percorsi di riflessione, consapevolezza e dibattito, mediante laboratori non formali in cui in cui il gioco, il teatro, il movimento e la relazione diventano strumenti di riflessione, ma anche luogo sicuro di confronto e dibattito su parole, vocaboli, dinamiche e contenuti legati alle mafie e agli e effetti quotidiani che queste hanno sulle vite degli adolescenti.

LABORATORI DI GENERE
Potenziamento delle competenze relazionali, comunicative ed emotive dei ragazzi e delle ragazze, valorizzazione delle differenze e la stimolazione empatica, attraverso incontri dalla metodologia laboratoriale e non formale, tenuti da formatori e formatrici specializzati.

SPORTELLO DI ASCOLTO
Spazio gratuito e all’interno dell’istituto scolastico, con cadenza settimanale, con la durata di 3h durante l’orario scolastico. Lo spazio è gestito da una Psicologa professionale e un’educatrice che ha preso parte al percorso laboratoriale in classe, al fine di poter accompagnare e valorizzare il ruolo dell’ascolto e del supporto specifico. L’equipe dello sportello è in continua contatto con l’istituzione scolastica e le istituzioni esterne necessarie (Centri antiviolenza, ufficio minori ecc). 


Cittadinanza e Territorio

CALABRIA CHE CAMBIA
Un portale, una mappa viva di esperienze positive, persone, associazioni e progetti che ogni giorno scelgono di cambiare il volto della Calabria.
LINK ALLA MAPPA QUI

SPETTACOLO

Se dicessimo la verità, uno spettacolo teatrale, un viaggio collettivo, una presa di parola pubblica, una memoria viva.
di Giulia Minoli e Emanuela Giordano
regia Emanuela Giordano
PER APPROFONDIRE QUI

DOCUMENTARIO
Se dicessimo la verità  un viaggio nella legalità, tra le voci di chi ha il coraggio di denunciare la ‘ndrangheta: i magistrati che indagano, gli insegnanti che si impegnano in prima persona, i giornalisti che nonostante le minacce non si tirano indietro, i parenti delle vittime che non gettano la spugna, gli imprenditori che denunciano, le associazioni e le imprese che si uniscono e propongono nuove forme di imprenditoria.
regia Giulia Minoli, Emanuela Giordano

LINK AL DOCUMENTARIO QUI

L’ E-BOOK 
“Sulle tracce dell’anti ‘ndrangheta. Approfondimenti, testimonianze e strumenti per le scuole”

di Sabrina Garofalo
ed. Le Pecore Nere Italia (2022)
Un lavoro di conoscenza e formazione pensato in una modalità interattiva con interviste, collegamenti e materiali di approfondimento dedicato alle scuole, al fine di affermare la possibilità di cambiamento in un territorio difficile e offrire occasioni concrete di opposizione alle logiche della ‘ndrangheta.
Le storie sono inserite all’interno della mappa interattiva CALABRIA CHE CAMBIA e accompagnate da video interviste disponibili sul canale YouTube di CCO – Crisi Come Opportunità.
📖 E’ possibile acquistare l’e-book a questo LINK


6 Maggio – simbolo di libertà, giustizia e resistenza

La cultura patriarcale e quella mafiosa condividono logiche di controllo, potere e sopraffazione. Comprendere la complessità della violenza — soprattutto quella di genere — significa adottare uno sguardo intersezionale, capace di cogliere le interconnessioni tra diverse forme di oppressione.

“Le donne che scelgono di autodeterminarsi, dentro e fuori le logiche criminali, pagano spesso un prezzo altissimo. La storia di Maria Chindamo ne è una dolorosa testimonianza.”

Maria Chindamo era un’imprenditrice agricola calabrese, originaria di Laureana di Borrello (RC), madre e donna libera, indipendente, coraggiosa. Dopo la separazione dal marito, morto suicida nel 2015, aveva scelto di proseguire autonomamente la gestione dell’azienda agricola di famiglia. Una scelta di determinazione e libertà.

Il 6 maggio 2016, proprio nel primo anniversario della morte del marito, Maria è scomparsa davanti alla sua azienda a Limbadi. L’auto fu ritrovata con il motore acceso, la portiera aperta e tracce di sangue sul terreno. Le indagini hanno fatto emergere un contesto di intimidazioni legate al controllo del territorio e al rifiuto, da parte di Maria, di piegarsi alle logiche mafiose.

La sua storia è diventata un simbolo potente della lotta contro le mafie e contro la violenza sulle donne. Il fratello, Vincenzo Chindamo, continua a battersi per verità e giustizia. Solo nel 2023 sono stati arrestati i presunti responsabili della sua sparizione.

Nel luogo in cui fu ritrovata la sua auto, il 6 maggio è diventato una data simbolica.
CCO – Crisi Come Opportunit sta contribuendo a restituire quello spazio alla cittadinanza.

Nel 2025, grazie alla collaborazione con partner locali, verrà inaugurata un’area-giardino dedicata agli incontri e al ricordo, valorizzata da una scultura commemorativa dell’artista Luigi Camarilla.
L’illuminazione dell’opera è stata curata da Artemide, con il contributo tecnico degli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore Itg, Iti e Ite.

Durante l’evento verrà presentato un estratto dello spettacolo teatrale diretto da Emanuele Giordano, da un’idea di Giulia Minoli, che ripercorre la storia di Maria e il suo esempio di coraggio e autodeterminazione. Un’occasione per dare ulteriore forza e valore a questa giornata simbolica.

Una rete di impegno collettivo
L’iniziativa è sostenuta da una rete di realtà impegnate nel sociale, nell’educazione e nella legalità:
Caritas Diocesana Locri-Gerace, Associazione “Il Samaritano”, Associazione Don Milani, Istituto Penale per Minorenni di Catanzaro, GOEL – Gruppo Cooperativo, Calabria che Cambia, Centro Studi Milly Villa – UNICAL, Fondazione “Una, nessuna, centomila”, Licei e istituti scolastici del territorio, Libera – Presidio di Vibo Valentia, Comunità Progetto Sud, Penelope, Agape

Con il patrocinio del Comune di Limbadi e del Comune di Rombiolo.


ISTITUTI PENALE PER MINORENNI
LABORATORIO DI MUSICA RAP NEL ‘IPM PATERNOSTRO DI CATANZARO

“Dopo una settimana di pausa io e P. siamo tornati in Ipm. Vedendo un agente ho chiesto: “ i ragazzi ci sono tutti?” e lui sorridendomi: “ e me lo chiedi? Questa è l’unica attività che piace davvero e sono tutti, come sempre”

Partecipanti: 12-15 ragazzi
Quando: Venerdì, ore 16:00–18:00
Giornate 2024: 53 incontri
Formatori: Nancy Cassalia, Giuseppe Fazzari, Vincenzo Rametta, con Kento

Il laboratorio RAP all’IPM di Catanzaro, nato nel 2020, è parte integrante del nostro progetto nazionale PRESIDIO CULTURALE PERMANENTE NEGLI IPM.

Un incontro settimanale, continuativo, 12 mesi l’anno, con i nostro formatori, uno spazio sicuro e familiare per i ragazzi, oggi più numerosi che mai (36, capienza massima dell’istituto).
Un impatto che si misura nelle relazioni: lettere, confidenze, crescita personale. Qui si parla di scelte di vita, di esami da affrontare, di sentimenti.

“Ci sostenete come una famiglia.
Il carcere intrappola il corpo, ma scrivere ci libera la mente.”

Tra i momenti più significativi:

“Discrimitalia”, brano collettivo realizzato con gli studenti LUISS, vincitore del primo premio Legalità e Merito 2024
“Scusa Mamma”, brano scritto da Davo
“Perdere o Prendere”, brano scritto dai ragazzi dell’IPM Feat. Kento
Partecipazione a 3 edizioni di CURAE Festival
Oltre 20 brani scritti e registrati
Un ragazzo ha iniziato a scrivere un libro sulla storia di un compagno detenuto con fragilità psichiche

“Tu sei un cuore bianco. I tuoi consigli li sto seguendo tutti. Fidati.”

Nel laboratorio tutti trovano spazio: chi scrive, chi canta, chi ascolta. Anche chi pensava di non farcela ha inciso le sue prime barre. È qui che nasce il cambiamento.
SCOPRI DI PIU’ QUI

Notizie correlate

Illuminiamo il 6 maggio – Limbadi

Luce come riscatto, memoria come seme di giustizia Per l’associazione CCO – Crisi Come Opportunità illuminare il 6 maggio non è solo un gesto...